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lunedì 20 giugno 2011

Buoni motivi per visitare Bosa

Cercherò di riassumere brevemente i motivi per cui vale la pena visitare Bosa e perché molte persone rimangono rapite da tanta bellezza e fascino misterioso.

Il tema meriterebbe più di un libro, ma lascio gli approfondimenti alle guide che hanno molte più competenze ed informazioni di me, il mio scopo è quello di lasciarvi “l’acquolina in bocca” e presentarvi Bosa come i grandi chef presentano le proprie pietanze.


Bene, partiamo dagli ingredienti. Il mare, la maggior parte degli italiani, sceglie il posto dove trascorrere le proprie vacanze estive in base alla bellezza del mare ed in questo Bosa non delude mai! Ogni anno il Touring Club insieme a Lega ambiente, redigono una graduatoria sulle spiagge più pulite ed incontaminate d’Italia e quest’anno, ma ormai già da qualche anno, Bosa viene premiata con le cinque vele cioè il massimo del punteggio. Il litorale bosano presenta svariati tipi di spiaggia: dalle spiagge di roccia ma lisce e levigate dal mare, alle spiagge di sabbia. Da quelle servite con bar e ristoranti, a quelle completamente isolate. Io consiglio di fare un giro in barca di almeno mezza giornata, oltre ad essere un’esperienza indimenticabile è utile per avere una panoramica completa.


Pochi vengono a Bosa solo per il mare, Bosa è un "piatto" con moltissimi ingredienti che vanno gustati con lentezza ed a piccoli bocconi.


Uno degli ingredienti che differenzia Bosa da una qualunque altra località di mare, è il borgo medievale di Sa Costa, il cuore del centro storico di Bosa. Un borgo dalle caratteristiche uniche per quanto riguarda la forma, la sua storia e l’originalità delle sue architetture.
Il borgo si è sviluppato adattandosi alla forma conica del colle dove sorge il Castello di Serravalle, sul quale il paese ha dovuto adattarsi per cercare protezione dalle incursioni di pirati e invasori saraceni.
Il nome “Sa Costa” significa la Roccia, difatti la maggior parte delle case sono state scavate nella roccia per ottenere più spazio abitativo possibile. Proprio per una questione di spazio, le case si sono sviluppate in altezza, formando delle suggestive case a torre che addossate una accanto all’altra e con dei colori pastello, creano un impatto scenico molto pittoresco.
Immergetevi in questo mondo e vagabondate nelle strette stradine di ciottoli e scalinate di trachite rossa, vi troverete in un posto dove il tempo si è fermato da centinaia di anni e dove incontrate vecchie signore che vi saluteranno cordialmente anche se non vi hanno mai conosciuto. Il Blu B and B Bosa sorge proprio in questo posto da favola.


Scendendo a valle, verso il Fiume Temo, lo scenario cambia ulteriormente. Un susseguirsi di palme seguono il percorso del fiume, regalando un aspetto quasi esotico; a sinistra piccole casette dai tetti rosa appuntiti, rigorosamente allineate, dove un tempo gli antichi bosani conciavano le pelli, Sas conzas, ovvero le vecchie conce costruite tra il ‘700 e ‘800. Consiglio vivamente di visitare il museo delle conce in cui sono in mostra, oltre ad antiche fotografie, parte dei macchinari e degli attrezzi adoperati all’epoca. Una volta usciti dal museo, fate la passeggiata che va dalle conce al ponte vecchio, vivrete un mix di emozioni ed atmosfere indescrivibili: da una parte le conce dismesse con quell’aria trasandata e vissuta, dall’altra, il fiume Temo con le sue barchette colorate e le reti dei pescatori trasmettono un’atmosfera romantica e nostalgica.


Il Temo è l’unico fiume navigabile in Sardegna ed attraversa Bosa seguendo un percorso lungo e tortuoso fino a sfociare nel mare. Nel il fiume, vicino al ponte vecchio, troverete un chiosco che affitta canoe e biciclette. Mi raccomando, non perdetevi il giro in canoa lungo il fiume. Il momento più seducente è nel tardo pomeriggio, al calar del sole, quando gli ultimi sforzi del sole, vi regaleranno dei riflessi colorati dai toni lievi e violenti allo stesso tempo . E’ il momento in cui Bosa si leva i suoi vestiti e si specchia nel fiume mostrando le sue forme sinuose in tutta la sua interezza e naturalezza. Procedendo verso la diga, si ha l’impressione di essere in un Canyon, ricco di vegetazione e fauna palustre. Lungo il viaggio aironi e pesci che saltano allegramente come se volessero darvi il benvenuto. Via via che vi allontanerete da Bosa, il colpo d’occhio diventa sempre più spettacolare: le case colorate di Sa Costa si rimpiccioliscono fino a diventare tanti piccoli puntini colorati come in quadro impressionista, coronate da una verde cornice naturale.


Se invece amate la bicicletta, il percorso lungo il fiume, vi emozionerà ugualmente.
Grazie alla vicinanza al fiume ed all’esposizione al sole, i terreni vicino al fiume sono tra i più fertili e perciò i più ambiti.
Sentirete una mescolanza di profumi di agrumi, fichi e piante selvatiche aromatiche che vi accompagnerà lungo tutto il percorso. Il bosano, si sa, è un gran festaiolo e se durante la vostra pedalata, sentirete persone che urlano festosamente e vi inviteranno a bere un bicchiere di Malvasia, non spaventatevi ed accettate l’invito. Il carattere socievole e allegro di questa gente vi divertirà e coinvolgerà totalmente, ma mi raccomando non esagerate con il vino altrimenti non avrete più le forze per raggiungere uno dei monumenti più belli e misteriosi di Bosa: la Cattedrale di San Pietro. È una delle più suggestive ed antiche chiese romaniche della Sardegna. La posa della prima pietra risale infatti al 1062 come indicato in una iscrizione posta sull’acquasantiera.
La prima sensazione è prettamente cromatica; il rosso multi tonale della trachite di cui è costituito l’edificio contrasta con l’ocra del piazzale in battuto, il verde intenso della campagna circostante e l’azzurro del cielo (che è quasi una costante in questa zona). Un’antica leggenda narra che esiste un tunnel sotterraneo che conduce direttamente dal Castello alla chiesa di San Pietro e che venisse usato dall'allora principessa dei Malaspina per i suoi incontri clandestini.
Si dice inoltre che questi incontri siano costati cari alla principessa, quando il principe se ne rese conto infatti la uccise con 17 pugnalate. Questa leggenda è ancora molto radicata e c’è chi è pronto a giurare di aver visto questo tunnel.


Ovunque voi siate, al mare o in campagna, in montagna o nelle sponde del fiume, alzate la testa verso il cielo e troverete il sovrano dei cieli di Bosa ovvero il Grifone. Questi leggendari avvoltoi sono dotati di un ampia apertura alare che raggiunge i tre metri, sono in assoluto uno dei più imponenti e maestosi rapaci esistenti. Bosa è l'unico luogo d'Italia in cui vive una colonia storica. Memorabile è la gita alla ricerca di Grifoni nel territorio Bosano, oltre ad ammirare questo splendido animale conoscerete il meraviglioso territorio bosano.


Lasciamo castelli, principesse, rapaci ed adulteri vari e parliamo di enogastronomia.Il miglior vino d’Italia secondo la “Guida dei Vini 2011” dell’Espresso è la Malvasia di Bosa di Battista Columbu. Caratterizzato da un colore giallo paglierino e da un profumo intenso ma delicato, si distingue per un lungo invecchiamento e dal fatto di essere prodotta nelle versioni Secco, Dolce, Liquoroso Dry o Secco, Liquoroso Dolce Naturale. E’ un vino nobile da meditazione, ottimo anche per aperitivi e dessert. Quasi tutti i bosani conservano una bottiglia di questo antico nettare nelle proprie cantine, pronto per essere consumato in piccoli bicchierini con amici o parenti.


Il piatto principe della cucina Bosana è l’aragosta di cui il mare bosano è molto ricco. Consiglio anche di assaggiare la Razza alla Bosana.


Per quanto riguarda l’artigianato locale consiglio di acquistare il filet ed il corallo di Bosa, oltre a trovarli a prezzi minori rispetto ad altri posti, sono qualitativamente migliori.




Per le gite guidate nel centro storico: L'ANTICO TESORO - Via Lungo Temo Matteotti, Bosa - www.castellodibosa.it/

Per la gita in barca: Simone. Tel 3286513377


Per effettuare un'escursione sulle tracce dei grifoni: Antonello Cossu 347 5482718


Per degustare la Malvasia: Strada della Malvasia di Bosa Corso Vittorio Emanuele, 1508013 Bosa Sardegna Tel. / fax (+39) 0785 375274
oppure: http://www.malvasiacolumbu.com/


Per acquistare il filet: Mariuccia Farina, artista occasionale, via Montenegro 16 – 320 1953607

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